Ad Eisenkappl/ Železna Kapla si pratica l’antica tradizione del cosiddetto “Kirchleintragen”.
Ad Eisenkappl/ Železna Kapla si pratica l’antica tradizione del cosiddetto “Kirchleintragen”.
Alla vigilia della Candelora, i bambini preparano delle chiesette di carta colorata destinate il giorno dopo ad essere affidate alle acque del fiume. Mentre le chiese illuminate da una candelina danzano e se ne vanno sulle onde del torrente Vellach, i bambini scandiscono una singolare filastrocca: “Ante pante populore, kocle vrate cvilijore”. La prima parte è una versione maccheronica del latino “Ante faciem omnium populorum” (al cospetto di tutti i popoli).
La seconda parte è in sloveno e significa: “la porta di Kocl cigola”. Questa simpatica tradizione risale al medioevo, quando il torrente Vellach in caso di forti piogge straripava e allagava la valle. Una volta, in preda alla disperazione, gli abitanti gettarono nelle acque impetuose una chiesetta in miniatura illuminata da una candela, e come per miracolo l’alluvione cominciò a ritirarsi.